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Pugni al petto è il romanzo d’esordio di Dimitri Ruggeri

Il viaggio avventuroso di Raimondo verso il mare, l’amicizia, la vertigine del vuoto e la scoperta di sé, capace di trasformarlo da adolescente incerto a (in)consapevole eroe.

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Descrizione

Raimondo riesce ad accedere alla prestigiosa Scuola Navale di Venezia dopo aver superato un duro concorso, scoprendo, sin da subito, una vita comunitaria che si rivelerà gravosa per la ferrea disciplina e le angherie a cui i “Pivoli”, come vengono appellati gli allievi del primo anno, sono sottoposti. 

Insieme a due compagni inseparabili sperimenterà ogni genere di scappatoia per resistere, e magari perfino sfuggire, agli ineluttabili giri di punizione che si scontano al “Campaccio” correndo con i pugni al petto. Sarà la scoperta fortuita dell’esistenza di un diario, dagli illusori poteri formativi, ad accendere la speranza di poter superare l’anno senza tanto patire, ma l’ostinata ricerca per venirne in possesso li farà imbarcare sulla nave più bella del mondo: l’Amerigo Vespucci. 

Da quel momento ci caddero le mani di carne giovane sui fianchi, 
strette in un pugno irreversibile a forma di stella. 
Al grido della paura rispondemmo in silenzio 
con il petto frastornato dal cuore. 
Al bagliore della luna i pugni divennero i custodi del Campaccio. 
La crudeltà della nebbia e delle scarpe si scoprì amica. 
Ci unimmo in un turbine, tutti insieme, 
con le nocche rivolte verso il mare. 
Le notti tempestose non ci fecero più paura. 
Ci accorgemmo che eravamo padroni della nostra vertigine 
vitalizzata da battiti assordanti.
I pugni al petto erano ali.

Scheda

ISBN: 9791280919243 | Pubblicazione: 25 Ottobre 2022 | Editore: Capponi Editore| pagine: 242

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Acquisto del libro

Cartaceo su: Amazon | Mondadori store | Feltrinelli | Unilibro | Ibs |Sul sito della Casa Editrice

E-book: Amazon | Feltrinelli | Rizzoli

Librerie: Mondadori di Pescara, via Milano 74/76 | | Ubik di Avezzano, Corso della Libertà 110

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Interviste video

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Interviste Radio

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Appuntamenti e presentazioni (in aggiornamento)

✅ 18 Novembre 2022 ore 18:00 – Avezzano (Aq), Sala Conferenze dell’ex scuola Montessori intitolata a Nicola Irti. Modera Roberta Di Pascasio – Link

✅ 23 Novembre 2022 ore 14:00 – Evento on line privato – Gruppo di lettura Banca d’Italia di Roma.

✅ 30 Novembre 2022 ore 12:30 – Intervista televisiva su “Rete8 Matinée” programma di intrattenimento. Modera Paola De Simone – Link

✅ 16 Dicembre 2022 ore 21:30 – Giulianova (Te), Circolo Virtuoso “Il nome della Rosa” Via Antonio Gramsci, 46 bis. Modera Manuela Valleriani – Link

✅ 21 Gennaio 2023 ore 18:00 – Pescara, Libreria Mondadori Via Milano 74/76. Modera Alessandra Renzetti – Link

✅ 25 Gennaio 2023 ore 10:15 – Ospite del programma radiofonico FSNews Radio del Gruppo Ferrovie dello Stato. Modera Aldo Massimi – Link

✅ 22 Febbraio 2023 ore 21:00 – Ospite del programma radiofonico “Raccontami di te” per Instaradio. Modera Giovanni Ottis – Link

❌ 2 Marzo 2023 ore 18:30 – Pescara, Circolo Universitario Via dei Peligni 89. Modera Chiara Daggianti – Link (rinviato)

✅ 24 Marzo 2023 ore 19:00 – Milano, Open Milano Viale Monte Nero 6. Moderano Angela Sidran e Jacopo Ballerini – Link

✅ 20 Aprile 2023 ore 18:30 – Roma, Circolo Ufficiali della Marina Militare Italiana Lungotevere Flaminio, 45. Modera Alberto Carnesecca – Link

✅ 22 Aprile 2023 ore 19:00 – Pescara, Festival Libri e Altrecose FLA – Sala Video del Museo delle Genti d’Abruzzo. Modera Giovanni Di Iacovo – Link

✅ 20 Maggio 2023 ore 18:30 – Avezzano (Aq), Libreria Ubik Corso della Libertà 110. Modera Roberta Di Pascasio.

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Commenti del lettori

“Se il mare non finisce”, magari l’autore ci regalerà una seconda parte a bordo dell’Amerigo Vespucci. Sarà un romanzo di avventura mi sono detta, leggero e fantastico, ed ecco, la prima lacrima mi è scesa a pag.14, la lettera del padre, in quelle lettere ho ritrovato un po’ il mio e, poi mi è successo ancora di tanto in tanto, ma ho anche sorriso molto. Mi sono lasciata trascinare dal racconto, tutti questi sentimenti li ho vissuti in maniera totalizzante quando 18enne ho deciso di partire per l’università e da fuorisede, in una città grande come Roma, io che venivo da una famiglia modesta e da un paesino di 2000 anime, la disciplina me la sono dovuta costruire e autoimporre. Ho creduto all’esistenza di quel diario come un “pivolo” fino alla fine, ma penso che conservare questa “ingenuità” sia la chiave per rendere “i pugni al petto” per sempre “ali”.
“Siamo tutti dei pivoli fino alla fine” (cit.). (Luciana – fonte Amazon)

Geniale: un tuffo nelle vicende dei tre anni più belli della mia adolescenza.(Giacomo – fonte Amazon)

Questo libro è scritto con cura e con amore. Ha una prosa lineare, basata su un racconto autobiografico. La trama è semplice, ma ricca di elementi, che avvincono i lettori per la capacità dell’autore di rendere umoristici e divertenti tanti episodi che si susseguono a ritmo incalzante. I ritratti dei personaggi sono delineati nelle loro caratteristiche tipiche e a volte resi con ironia o con un certo sarcasmo senza entrare in conflitto con la personalità di ciascuno, ma enfatizzando solo alcuni loro difetti fisici o morali. La descrizione degli eventi, del contesto e dei personaggi è molto analitica e non permette di interferire con l’immaginazione e procede veloce nell’iter narrativo delle sequenze che vedono in azione i “pivoli”, gli allievi del primo corso della prestigiosa Scuola Navale di Venezia, frequentata da loro, in tentativi di ribellione alle regole rigide, imposte per mantenere ordine e disciplina. Molte le bravate e molte le punizioni con tanti giri di corsa, con i pugni al petto, nel Campaccio, ma un’impresa, in particolare, si rivela più difficile da attuare. Si tratta di ricercare un diario prezioso, appartenente a un ex allievo, immaginando che il suo possesso avrebbe permesso loro di evitare rimproveri, castighi e sospensioni. Questa avventura li porterà ad affrontare una situazione molto difficile e ricca di suspense ma, per fortuna, con lieto fine. Non mancano brani di prosa poetica, quando l’autore descrive Venezia nei suoi splendidi monumenti e paesaggi suggestivi, anche quando sono immersi in una fitta nebbia. I momenti di pathos sono racchiusi, a intervalli, nel libro e sono la trascrizione delle lettere del padre a Raimondo, il protagonista del racconto, su cui si incentra la trama. Sono molto belle le lettere e meritano un’attenzione particolare per l’affetto profondo e costante, dimostrato al figlio con saggi consigli e per la grande fiducia che ripone nelle sue capacità intellettuali, morali e fisiche, che gli permetteranno, senza nessun dubbio, di superare i tre anni per poter provare poi a diventare un ufficiale di Marina. ln conclusione i messaggi che si possono trarre da questo bel romanzo sono: a) l’importanza dei rapporti umani e il valore dell’amicizia, b) la bellezza dei paesaggi e dei monumenti artistici come elemento rigenerante e salvifico, c) Il grande amore per la Patria, simboleggiato dalla nostra bandiera tricolore, affidata alla cura dei pivoli, che la maneggiano con estrema abilità, sia per issarla in alto sul pennone,  che  per ritirarla  e   ripiegarla con  estrema   precisione. Infine non poteva mancare la minuziosa descrizione della nave italiana “Amerigo Vespucci”, la nave più bella e più famosa nel mondo. (Licia Macioci – Recensione)

Un libro dalla trama avvincente, l’autore riesce a farti vivere i suoi momenti, i suoi istanti. Io consiglio di leggerlo! Poi, considerato il periodo natalizio, sarebbe un’ottima e gradita idea regalo. (Pierluigi – fonte Amazon)

Bella e scritta bene. La narrazione è novecentesca, non contemporanea con lessico limitato e funzionale all’azione. E’ piuttosto una narrazione descrittiva che cerca di raccontare la storia e personaggi. C’è Gadda, Berto e Calvino. (Guido – fonte wup)

Da genitore si può soltanto ammirare, incoraggiare e sostenere i figli che scelgono di seguire i loro sogni, con tanti sacrifici e difficoltà, ma con i risultati fantastici e legami che restano per sempre. Con i pugni al petto è iniziata l’avventura. (Eugen – fonte Facebook)

Un libro che consiglio a tutti di leggere, agli adulti, ma anche agli adolescenti. Si è invitati, quasi presi per mano, a percorrere i sentieri di vita del protagonista, nel quale ciascuno di noi riesce ad immedesimarsi, con un trasporto tale che si è spinti, come una barca sospinta dalla corrente, per rimanere in tema, a ricercare l’epilogo. Colpisce la freschezza della scrittura e la vivacità di immagini ed espressioni che si imprimono nella mente, rievocando icasticamente luoghi e vicende (Marco – fonte Amazon)

Già letto!!! Molto bello. Qualche personaggio mi sembrava di riconoscerlo!!! 🙂 (Ruggero – Fonte Linkedin)

Ciao Dimitri, finito il libro. Ottimo lavoro. Ben scritto, scorrevole senza essere superficiale. Romanzo di formazione, magari con qualche nota autobiografica. (Mario – fonte SMS)

Da genitore di due Morosiniani (il secondo da poco Anziano…il primo GM in Accademia) mi sono trovato catapultato in un turbinio di emozioni…e qualche lacrima ha fatto capolino sul mio viso… Congratulazioni…e grazie di cuore per le emozioni donate. (Mauro – fonte Amazon)

Caro Dimitri, ho immediatamente acquistato e letteralmente “divorato ” il tuo romanzo. Debbo dire che sono rimasto a dir poco affascinato dalla narrazione e da come sei riuscito a far comprendere attraverso le parole le sensazioni che soltanto chi ha vissuto la tua, nostra esperienza in Collegio può comprendere. Un lavoro che travalica la semplice scrittura si comprende leggendo tutti i sentimenti e le emozioni che hai vissuto nei tre anni al Morosini. Sono veramente felice ed anche un po’ orgoglioso di avere seppure in minima parte contribuito alla tua formazione. Ti auguro ogni bene ed una serie infinita di successi. A questo punto i saluti… non so come firmarmi… magari come “Trilussa”. Ancora grazie per le sensazioni che mi hai fatto rivivere leggendo il tuo libro. (Marco – fonte Facebook)

Grazie Dimitri, per avermi fatto rivivere quelle emozioni, quei ricordi indelebili. (Mauro – fonte Instagram)

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Ho finito la lettura di Pugni al petto. Il libro mi è piaciuto e l’ho trovato efficace nel rendere le sensazioni e i ricordi che condividiamo. Come poseidoniano (dunque a distanza di 25 anni, una generazione), mi rendo conto di essere stato testimone del crearsi di tradizioni che ritrovo nello spirito. Non so se il nostro termine “comeabbocchi” si sia mantenuto, ma il senso lo ritrovo pienamente nella vicenda di Ostuni. La vicenda nel libro si concentra sulla fase pivolare, che è, dopotutto, il periodo che più resta impresso nella memoria di un morosiniano. Perché, in fondo, nella vita, anzianissimi o divinissimi, siamo rimasti pivoli per sempre. (Piero – fonte Facebook)

Una lettura chiara e appassionante… la sera, dopo intense giornate, mi attendeva sul comodino questo romanzo e non vedevo l’ora di leggerlo: dentro il mio letto mi immergevo nelle esperienze che racconta l’autore. Talmente mi ha presa che in due settimane l’ho divorato. Complimenti, consiglio di leggerlo. (Roberta – fonte Amazon)

“Pugni al petto” è un ritorno, per noi che abbiamo avuto la fortuna di frequentarlo, ad un luogo della giovinezza. Una giovinezza non scontata e per alcuni versi surreale, in un mondo a parte, nella più bella e unica città del mondo: Venezia. Attraverso gli occhi del giovane protagonista e dei suoi amici, passano avventure degne di  “Capitani coraggiosi” e giovani uomini che scoprono parole come ordine, lealtà, patria, bellezza. Ma anche sofferenza, malinconia, e i primi turbamenti del cuore. Sicuramente la nostra è nostalgia ma è un viaggio che vale la pena fare. Soprattutto se hai  la fortuna di farlo sulla nave più bella del mondo. (Cesare – fonte Amazon)

Il racconto si chiude nei primi mesi da pivolo, dall’ingresso fino a santa barbara. Si fa leggere. Ho iniziato dopo cena. Non ho smesso fino alla fine verso le 2,30 di notte. Mi sono lasciato prendere. Ben scritto, forse un po’ troppo didascalico. Nella prima parte tanti piccoli aneddoti che riportano alla mente di un ex allievo bellissimi ricordi. Bella l’idea di utilizzare a tratti la forma epistolare: lettere del padre, lettere dell’innamorata Sofia… La seconda parte meno appassionante della prima. Diventa piano piano un libro di narrativa adatto ad un pubblico più ampio (giustamente) e meno connesso al lettore ex allievo. Evito di entrare nel merito per non spoilerare. Le storie diventano un po’ inverosimili, ad esempio in occasione sei 3 pivoli sulla Vespucci. Lo stesso contesto si poteva ricreare raccontando in un Oscar*. Ma per i babbani** va bene così. I messaggi restano comunque sempre coerenti allo spirito morosiniano: fratellanza, amicizia, senso di appartenenza. In un paio di occasioni – non di più – arriva anche il groppo alla gola. Letta l’utima parola, ti lascia quella sensazione di dispiacere per averlo già letto e non poterlo rileggere per la prima volta. Un po’ come alla fine dei 3 anni di Morosini. Consigliato. (Vittorio, Corso Andromeda – fonte Amazon)

*Oscar: in gergo morosiniano, uscire di nascosto dalla scuola, (tipicamente di sera per incontrare una ragazza)
**babbano: che non ha frequentato il Morosini.

Ho letto il suo libro e mi è’ piaciuto. Soprattutto comunica perfettamente lo spirito di appartenenza e di fratellanza che immagino caratterizzi la vita del Morosini. Sembra solo che la nostalgia della famiglia sia inferiore all’immaginato. Ma quei giri di corsa sono reali? Una spada di Damocle quotidiana, per quanto si stia attenti. Bellissima la descrizione degli insegnanti. Una domanda, mi perdoni: vedo delle fotografie bellissime della nave Vespucci con i cadetti sugli alberi: ma sono/siete fissati a qualcosa? Non c’è il rischio di cadere sotto? La farà forse sorridere ma me lo chiedo sempre. (Giuseppe – fonte Facebook)

Una lettura che scorre veloce dall’inizio alla fine. Un libro carico di immagini che fanno vivere emozioni odori e suoni che hanno fatto già parte della nostra vita. Consigliatissimo. (Francesco – fonte Amazon)

Libro di rara spensieratezza con momenti profondi e dalle descrizioni molto coinvolgenti. (Mauro – fonte Amazon)

Lettura scorrevole e piacevole . Un libro molto coinvolgente che vorresti leggere tutto in una volta perché ogni pagina ti intriga e appassiona sempre di più. Complimenti all’autore . Noi lettori confidiamo che tu possa continuare a regalarci letture così interessanti. (Shana – Fonte Amazon)

[…] ho appena finito di leggere il tuo pugni al petto. Mi complimento per la gradevolissima scrittura e ti ringrazio per aver destato tanti piacevoli ricordi. Cari auguri di buone feste. (Michele – fonte Facebook)

Non so dove mi porterà questo viaggio ma se i “pugni” diventano “ali”, posso pensare solo una cosa: LONTANO. (Lussimey – fonte Instagram)

Ciao Dimitri, ho appena finito di leggere il tuo bellissimo libro,spero che scriverai anche la seconda parte. un saluto e auguri. (Bruno – fonte modulo contatti)

Premetto che, salvo rarissime eccezioni, preferisco stare alla larga da quei mattoni di romanzo che ti infliggono la pena di leggere mille pagine per vedere come va a finire. Per questo, “Pugni al petto” ha già incrociato il mio favore. La lettura della storia è scorrevole. Il racconto induce ad un curioso coinvolgimento soprattutto per chi, come me, ha fatto esperienze simili a quelle di Raimondo, Manlio e Tommaso, i protagonisti della storia.
Piacevoli gli intermezzi espistolari (del papà di Raimondo) tra un capitolo e l’altro. In generale le emozioni vissute dai personaggi, raccontate in questa storia, sono tratteggiate con sensibilità senza tracimare nel patetismo o nella caricatura. Lettura consigliata. (Rob, fonte Amazon)

Il libro di Ruggeri fa trasparire il suo grande amore per la vita di mare e traspare come, con molta probabilità, questa storia possa essere una trasposizione della vita reale. Un buon libro, ben scritto e che ci fa vivere appieno ciò che succede se si intraprende la carriera nella Scuola Navale e che ci fa vivere un’avventura pazzesca a bordo della nave più bella al mondo e anche la più desiderata : l’Amerigo Vespucci. Una bella sfida questa per Il Giornale Errante che si è visto alle prese con un libro diverso dai soliti. Il Giornale Errante, infatti, recensisce per lo più libri gialli o di stampo investigativo. E’ stato, come dicevo all’inizio, una sfida interessante e formativa. (Fonte “Il Giornale Errante)

Un mio caro amico afferma che dove finisce la logica inizia il militare, e sono portato ad essere d’accordo. Ma questo romanzo non è solo vita militare. È la storia di una formazione, di un’amicizia a tre, cementata dalla durezza della disciplina, della rincorsa di un mistero, dalla location dell’Amerigo Vespucci. Ma, soprattutto, è il primo romanzo di un poeta, ed il fluire delle parole, delle visioni che suscitano, sono un inno ai sentimenti più profondi di un adolescente. Ed io, che all’adolescenza ancora non rinuncio, ho trovato brandelli di ricordi. (Roberto – Fonte Facebook)

Libro commovente, bellissimo. (Vito – fonte Amazon)

Un romanzo che mi ha fatto tornare, piacevolmente, indietro di poco più di trent’anni. Bella scrittura, bella descrizione dei posti e dei personaggi. Grazie a Dimitri per avermi regalato tutte queste emozioni. (Valerio – fonte Amazon)

Ho appena finito di leggere questo “Pugni al petto” dell’amico Dimitri Ruggeri, un libro ambientato nella Scuola Navale di Venezia dove il Nostro stesso prestò servizio scolastico quando ancora era giovanotto (mo’ ce fa’ fa’ le due di notte e pare che je vó accite. ‘Ssi abruzzesi…), praticamente un secolo fa. Devo dire che, soprattutto, nella prima parte, quando descrive con perizia e una costante, piacevole ironia la dura quotidianità dei discenti “navali”, i cosiddetti Pivoli, il suo libro è assai godibile e, non di rado, si abbellisce di qualche notevole slancio lirico che tradisce la matrice inesorabilmente poetica del Ruggeri. In realtà, non mi è dispiaciuto neanche il finale (che per ovvi motivi non suggerisco neanche lontanamente), ma mi corre l’obbligo di rivolgergli una sostenuta tirata d’orecchi (mo’ a Pasqua, non scappi) per aver accostato il Sacro Pallone con uno sport che tanto detesto esteticamente e a livello di ragion sentimentale. Non si fa. Ma soprattutto non ci sta. Je Pallone! Nondimeno, ha scelto come exit strategy narrativa una situazione assai gustosa. Che naturalmente potrete scoprire solo leggendo (lettura, non cul-tura). […] (Domenico – fonte Facebook)

Oggi nella libreria ubik si è avuto un incontro con l’autore Dimitri Ruggeri per la presentazione del suo primo libro “Pugni al petto”. Con molto interesse ho ascoltato la sua esposizione sul contenuto del libro e delle motivazioni che lo hanno spinto a raccontare una sua esperienza personale traslata in un racconto con personaggi di fantasia. Quello che mi ha colpito è stata la naturalezza con la quale l’autore racconta una esperienza dolorosa e di sacrificio durata 3 anni dalla quale ha attinto il coraggio di affrontare le più dure sfide della vita e la consapevolezza di un riscatto e di una vittoria. Tutto fa presagire una lettura piacevole ma profonda e toccante. (Linda – fonte facebook)

Assistere alla presentazione del libro è stato interessante e necessario per condividere insieme a lui e ai presenti un’esperienza che vive anche il protagonista del libro: vivere il momento preciso in cui i “i pugni al petto” diventano “ali”. Il momento, a mio avviso, è quando l’autore prende il libro in mano, si alza ed inizia a leggere ad alta voce…ed è allora che si sente la vitalità di “battiti assordanti”. La lettura narrativa diventa un assaggio di una performance poetica. Il nodo si intreccia nella sua trama e si scioglie nel suo leggersi a voce alta. La dimensione dell’oralità di questo libro è molto potente! È stato un piacere sentirti leggere a voce alta. Per questo, al di là del libro, consiglio a tutti di venire ad assistere alle tue presentazioni.(Giovanna – fonte facebook)

Pugni al petto è un libro che si legge tutto d’un fiato ed infatti poi lo si rilegge, sempre tutto d’un fiato….ed ogni volta ti senti un personaggio o un altro ma comunque sempre il protagonista. Bravo Dimitri, sono solo “pugni al petto” (Antonio – fonte facebook)

[…] ho finito di leggere finalmente il tuo libro, bellissimo, non so se sono in vena romantica ma le lettere del padre mi commuovevano. (Alessandro – fonte wup)

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Omaggi/Ispirazioni all’opera

A Piero Mattirolo, dopo aver letto “Pugni al petto”, resta talmente forte l’impressione di Venezia da non resistere alla tentazione di fare un acquarellino sui mitici vaporetti.

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Recensioni/segnalazioni/Interviste

Intervista sul Blog letterario “Le parole di Misaki” (Clicca qui)

Segnalazione su “Il cappuccino delle cinque” – Recensioni letterarie e critica libraria (Clicca qui)

Recensione su “Il Giornale Errante” – Recensione – (Clicca qui)

Recensione della Professoressa Licia Macioci – (Clicca qui)

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L’autore

Dimitri Ruggeri  è uno scrittore e poeta, autore delle sillogi di poesia Parole di grano (2007), Carnem Levare il Cammino (2008), Status d’amore (2010), Il Marinaio di Saigon (2013), Soda caustica (2015), Krokodil (2018) e Radon (2019). È inoltre uno slammer, performer vocale e videopoeta.

Laureato in Economia all’Università La Sapienza di Roma, ha frequentato la Scuola Navale F. Morosini di Venezia.

Come operatore culturale svolge l’attività di Direttore artistico del longevo Festival Hombres di Videopoesia. Nel 2006 è stato ospite al programma RAI (Futura) Miss Poesia. Con il Il Marinaio di Saigon ha vinto il Premio della critica Mioesordio – Gruppo Editoriale L’Espresso – Festival Internazionale poesia di Genova 2014. È stato ospite di Festival di poesia e videopoesia italiani e europei. Ha importato il Poetry Slam in Abruzzo e in Molise e ha ideato SlamContemPoetry, il primo portale in Italia dedicato alle interviste ad autori impegnati nella poesia orale, spoken music e poetry slam. Al momento vive a Pescara dove lavora nel mondo dei trasporti.

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Un ringraziamento particolare all’editor Roberta Di Pascasio e al gruppo di lettura.

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Dell’autore acquista anche:

Parole di granoCarnem Levare il CamminoStatus d’amoreIl Marinaio di Saigon, Bambini e Zanzare, Krokodil

Libri gratuiti disponibili:

Soda Caustica, Radon

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Per contatto/presentazioni/commenti

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